La perdita di un genitore:

riflessioni su come affrontare un lutto


I genitori sono speciali e speciale è la nostra relazione con loro: ci sono sempre stati, sono le prime persone che abbiamo incontrato, il primo affetto.

Anche se rientra nell'ordine naturale della vita che un genitore muoia prima di noi, quando li perdiamo da adulti restiamo spesso sorpresi dal turbamento, dal senso di sradicamento, dalla originalità e complessità delle emozioni che ci attraversano: shock, dolore, intorpidimento, rabbia, sensi di colpa. Questi sentimenti creano confusione e stress. Queste reazioni ed emozioni restano spesso seppellite nella vita di tutti i giorni, mentre sarebbe opportuno dare loro spazio ed espressione.

La morte provoca cambiamenti in noi in quanto individui, ma anche nell'aspetto della famiglia e del rapporto tra le generazioni: perdiamo parte della nostra storia, parte di noi stessi e delle nostre radici. Perdiamo un amico, un confidente, un consigliere, un legame affettivo imprescindibile al di la delle difficoltà che ci possono essere state.

Ci si sente persi come un bambino abbandonato anche se siamo adulti con famiglia, lavoro e responsabilità.

La perdita ci fa riflettere sulla nostra morte e ce la fa sentire più vicina di quanto non la sentivamo prima.

Ci sentiamo in prima linea, non più schermati da chi ci ha preceduto: se prima eravamo figli di qualcuno, con la morte di un genitore diveniamo noi la generazione più anziana e questo può essere uno shock.

Le 5 fasi:

  • Rifiuto, isolamento o negazione: non è successo niente
  • Rabbia: ci fa scagliare a parole e non solo contro l'altro; risentimento verso gli altri, verso il destino e le persone in generale; siamo inconsolabili e facilmente irascibili; ce l'abbiamo contro il mondo intero e tutti sono responsabili
  • Elaborazione e negoziazione: ci si rende conto di aver perso qualcosa di importante; vengono fuori le proprie responsabilità; inizia la rielaborazione relazionale di ciò che è successo; non si nega niente e non si dà la colpa agli altri, ma c'è la presa di coscienza di eventuali errori; le persone insicure in questa fase tendono a voler tornare indietro; chiedere scusa per riprendersi
  • Depressione: non si può tornare indietro e prende lo sconforto; la consapevolezza che l'altro non tornerà più e ci si arrende all'evidenza
  • Accettazione: il peggio è alle spalle e ce ne siamo fatti una ragione; bisogna mettere un punto, andare capo, saper dare un senso a ciò che è successo; si è pronti a ricevere un aiuto dall'esterno

Consigli utili:

1. affronta il dolore con i tuoi tempi

2. accetta che chi non c'è più -un genitore, o un caro- voglia che tu continui a vivere

3. ricorda chi ti ha lasciato

4. prenditi cura di te stesso

5. riconosci che cosa accentua il tuo dolore